L'U.S. Fish and Wildlife Service ha prematuramente proposto di togliere il lupo americano dalla lista degli animali protetti.
Tuttavia è ancora troppo presto per poter dichiarare questa specie fuori pericolo estinzione.
Dopo essere stati cacciati e catturati fino quasi all'estinzione i lupi attualmente occupano meno del 5 % del loro territorio storico, la lenta riscrescita dipende dal piano di protezione che non può fermarsi adesso.

Rimuovere i lupi dalla lista di protezione renderà le autorità federali facili a cedere a chi è ostile ai lupi, a chi vuole farne trofei di caccia, in questo modo si favoriranno metodi barbari di uccisione, come le tagliole che spezzano le zampe e a cui spesso i lupi restano imprigionati giorni e giorni in agonia, e si avrà un continuo decremento nella loro popolazione già esile.
Ci sono solo circa 6.000 lupi grigi e non ci saranno miglioramenti del loro numero se si smetterà di proteggerli!

Di anche tu NO all'uscita dei lupi grigi americani dalla lista degli animali protetti!

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I sistemi energetici che verranno usati sul pianeta nei prossimi 4 anni, determineranno il livello e la pericolosità del cambiamento climatico per generazioni.
Tutti i Paesi hanno il diritto allo sviluppo economico, ma è necessario che tutti oggi investano in energie pulite e rinnovabili per limitare il cambiamento climatico più pericoloso, per ridurre i rischi per la salute derivanti dall’uso dei combustibili fossili, carbone in testa, per accelerare l’accesso all’energia, per salvaguardare il nostro futuro collettivo.

Ci rivolgiamo alle istituzioni finanziarie e ai governi di tutto il mondo perché agiscano immediatamente, investendo nell’energia rinnovabile e nell’efficienza energetica. Vanno man mano eliminati tutti gli investimenti nel carbone, nel petrolio e nel gas, per iniziare una giusta transizione e uscita dall’energia sporca e fossile che usiamo oggi.

Vogliamo un futuro in cui gli esseri umani possano vivere in armonia con la Natura.
Continuare ad investire nei combustibili fossili minaccia il mondo naturale e la stabilità delle comunità e della società umana. Investire nelle rinnovabili ci consentirà di costruire un futuro pulito e sostenibile.

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Grazie..

Il Giappone continua a cacciare le balene ogni anno, con il pretesto della "ricerca scientifica". Queste spedizioni di caccia sono sovvenzionate dal governo ma i risultati della ricerca sono ancora tutti da vedere. La carne di balena viene apertamente venduta in ristoranti e negozi alimentari.
Il governo giapponese dichiara che sta cercando di recuperare i costi della caccia alle balene, ma le cifre sono ancora in disaccordo, migliaia di tonnellate di carne di balena vengono congelate, stoccate in magazzini dove possono andare anche sprecate.

Nonostante il divieto di caccia commerciale internazionale, il Giappone continua la sua caccia crudele e inutile. Inoltre la vendita di carne di balena sta calando, ci sono crescenti segnalazioni di carne di balena contaminata e di proteste pubbliche per questo.
La caccia alle balene è un'industria morente ed è il momento per il Giappone di fermarsi.

Firma anche tu per rimarcare la necessità di mettere fine a delle uccisioni inutili!

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Grazie..

L'immagine di una tartaruga marina che nuota con grazia e pace in mare aperto è familiare. Queste bellissime creature sono in genere animali solitari, spendono la loro vita viaggiano in lungo e in largo attraverso l'oceano aperto.. un sogno lontano dalle loro condizioni di vita al Turtle Farm Cayman, un'attività di riproduzione e di attrazione turistica nelle Isole Cayman.
E 'difficile da immaginare, tali animali sono confinati in vasche o troppo piene o poco profonde, in minuscoli recinti sovraffollati e sporchi dove le tartarughe finiscono per ferirsi e uccidersi tra di loro in cerca di cibo, e permettendo ai turisti di toccarle, prenderle e dare cibo come meglio credono senza alcun controllo di correttezza.
Questo è ciò che i visitatori e gli esperti di benessere degli animali trovano presso la Cayman Turtle Farm. Ormai sono tanti i documenti fotografici e video che dimostrano il cattivo stato di salute delle tartarughe detenute nel parco.

Abbiamo unito le forze con la Società Mondiale per la Protezione degli Animali nell'intento di convincere questo parco a cambiare le sue norme di allevamento. Firma anche tu la nostra petizione, unisciti a noi per chiedere ai proprietari della Cayman Turtle Farm di fermare questo massacro di tartarughe marine e di migliorare il benessere e le condizioni di vita degli animali del parco.

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Grazie..

Il commercio di animali selvatici è un'industria multi-miliardaria che minaccia la sopravvivenza di molte specie prodotta con trattamenti disumani su innumerevoli animali ogni anno.

Durante lo shopping (anche online) o in viaggio, è possibile imbattersi in oggetti fatti con parti di animali selvatici o attrazioni che tengono gli animali in cattività in condizioni disumane. Alcuni luoghi vendono anche animali selvatici come animali da compagnia.

Firmiamo anche noi per dire NO a tutto questo, se si fa un viaggio o si vuole comprare qualcosa di etnico non c'è bisogno di comprare un pegno selvaggio pagato col sangue di un povero animale, ne tanto meno sottrarre un animale dal proprio habitat per tenerlo recluso nelle nostre case.. evitiamo tutto questo, non contribuiamo al commercio illegale di fauna selvatica, fermiamo la sofferenza di moltissimi animali.

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Grazie..

Le Balene devono affrontare sfide quotidiane come l'intrappolamento in attrezzi da pesca, l'inquinamento e il cambiamento climatico oltre a molti paesi che ancora ne uccidono migliaia ogni anno.
E centinaia di prodotti di balena sono ancora in vendita sul sito web giapponese del gigante di Internet Yahoo!.

Mentre i suoi concorrenti Google Shopping Giappone e Amazon Giappone hanno rimosso prodotti di balene e delfini dai loro siti, Yahoo! Japan ancora utilizza derivanti dalla macellazione di questa specie minacciata e protetta.

Abbiamo bisogno del vostro aiuto per sollecitare Yahoo! a vietare la vendita di prodotti derivanti dalla carne di balene e delfini su tutti i suoi siti.

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Grazie..

In Brasile, circa 80 milioni di galline ovaiole sono confinate permanentemente in gabbie di batteria. Queste gabbie sono così affollate che le galline non possono nemmeno sgranchirsi le ali. Oggi, la maggior parte delle uova in Brasile sono prodotte in questi sistemi intensivi, crudeli.

Le gabbie sono di misure inferiori alla norma, ammucchiate l'una sulle altre e lo sporco e gli escrementi cadono sulle galline delle gabbie inferiori. La reclusione crea danni psicologici per questi animali, addirittura le rende aggressive e cannibali tanto da arrivare al punto di uccidersi tra loro e quindi molti allevatori tagliano loro il becco. Per non parlare dei danni fisici che comporta una simile vita, osteoporosi, malformazione degli arti, crescita anormale delle unghie al punto da intrecciarsi nelle gabbie. Non è ammissibile!

Il consumo di uova prodotte in batteria è crudele e inutile. Ci sono sistemi di produzione più umane che non utilizzano gabbie, tra ruspante e biologico. Ci sono anche molte alternative vegetariane alle uova che si consumano.

È possibile contribuire per porre fine all'uso di gabbie da batteria e ridurre notevolmente la sofferenza di milioni di galline. Firma anche tu questo impegno per dire NO alle uova prodotte in questi sistemi. E per favore, non dimenticate di chiedere alla vostra famiglia e gli amici di fare lo stesso. Insieme possiamo fare la differenza per gli animali.

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Grazie!

Purtroppo, malgrado ben 14 anni di lotta per mettere in regola le normative europee, l’80% delle galline ovaiole allevate in Italia vive ancora in gabbie di batteria perchè molti allevatori lamentano di non avere le disponibilità economiche per mettere in regola le gabbie.
La LAV ha più volte denunciato la cronicità dell’atteggiamento di parte degli allevatori di ovaiole italiani, chiedendo indagini a 360 gradi sui possibili profili di illegalità. Per ora possiamo dare il nostro contributo evitando in ogni modo di acquistare uova provenienti da allevamenti in batteria!